Pensiero della sera - Abbuffata

Primo giorno di lavoro, dopo il mini-ponte pasquale. La notte è stata un dormiveglia. Nei pochi sprazzi di sonno piatti di cibarie mi inseguivano; colombre glassate facevano il nido sul mio terrazzo; galline giganti sfornavano uova di cioccolato.
E' la reazione tipica del dopo-feste, quando ti alzi e ti senti distrutto (fatti forza e vai incontro al tuo giorno, direbbe Bennato...), la gola è riarsa dalla sete, perchè il fegato ha gettato la spugna e si rifiuta di lavorare. Le giunture ed i muscoli hanno la consistenza di un budino. La testa sbatte contro le pareti del cranio e ti sembra quasi di udirne il rumore.
A questo punto mi domando, così come ho fatto il 27 dicembre ed il 2 gennaio: "perchè mi devo ridurre così? Ma dove stà scritto che nelle feste comandate si debba mangiare allo sfascio?"
Eppure, eppure... la tentazione è troppo forte. Due o tre fette di colomba in più che male mi potrranno mai fare? E quei dieci o dodici pezzi di cioccolata, tanto per assaggiare la differenza tra quella fondente e quella al latte, che conseguenze mi porteranno? Tanto poi da domani dieta! Ho deciso: da domani non mangio più, anzi sento già che sto diventando inappetente; una forma di anoressia mi pervade.
Tiro giù le gambe dal letto e guardo l'orologio: le 6:45. Dodici ore e poi ritorno a casa. Dodici ore passate in queste condizioni, dove non c'è analgesico che tenga. Un caffè è quello che ci vuole per rimettermi in sesto. Lo butto giù e mi sento già meglio. Mi lavo, vesto e guardo lo sconosciuto allo specchio, quel tipo tutto occhiaie con i capelli indomabili che mi fissa.
Un po' d'aria fresca mi farà bene. Oggi prendo la moto, così mi riprendo. E in effetti il vento che filtra tra la visiera aperta è un tonico che mi rimette in sesto. Mi sento meglio e percepisco il caffè che inizia a far funzionare l'intestino.
Forse la grande abbuffata ha fatto meno danni di quel che pensavo. Passo davanti alla panetteria e freno. Guardo le brioches in vetrina e penso: "Non bisogna mai stare a stomaco vuoto. La colazione è il pasto più importante della giornata". Metto la moto sul cavalletto ed entro. Le feste sono passate, la vita continua...
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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Beh... in effetti le feste sono belle da un lato e brutte dall'altro!
Infatti io amo qualsiasi occasione per riunire parenti e amici in allegria ma sono consapevole che in quelle occasioni il comando è unosolo:MANGIARE!
Poi pensi che questo l'ha preparato uno e quindi devi assaggiartlo... e quell'altra cosa? Beh l'ha prepararto quell'altro e se non lo provi sai che si offenderebbe.... e così via!
Comunque anche io da lunedìmi metto a dieta.... di che mese e anno non si sa ma lo farò di certo anche io!
Panetteria? Beh anche le pizze al taglio hanno il loro fascino!
;-)

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