La sottile arte del Colorismo

I colori hanno un ruolo importante nella nostra vita, sin dal momento della nascita. Caratterizzano i nostri gusti in fatto di vestire (dark oppure hippy...), di scegliere il compagno della nostra vita (biondo/a, moro/a, rosso/a...) e in special modo i gusti nel mangiare (i bambini odiano il verde, perchè legato alla verdura...). Insomma, per qualsiasi scelta importante c'è sempre un colore di fondo che ci accompagna, anche se non ce ne accorgiamo.
Io ad esempio amo il verde, in tutte le salse (e quindi anche le verdure...) e cerco di avere qualcosa che sfuma in quella tinta nelle cose che mi circondano.
Provate un po' a pensarci: sicuramente tutti voi avrete un colore preferito e se proprio non riuscite ad individuarlo vuol dire che siete persone positive e che vi piacciono tutti indifferentemente (non lo dico io, ma eminenti studiosi...).
Quindi è normale che dietro a questo "arcobaleno" nascesse una corrente di studio chiamata "colorismo", che per qualche ragione che mi sfugge, ma che non ho voglia di indagare oltre, lega il nostro nome e data di nascita ad un colore. Sul sito di Colourism basta inserire i dati ed avrete in tempo reale il colore a voi associato, con tanto di codice per poterlo individuare nella miriade di sfumature.
Ho provato, sperando nel verde, o almeno nell'azzurro (altro colore che prediligo), invece ne è uscito fuori un viola "nonsodichesfumatura" abbastanza triste. Certamente un colore che non mi piace e che mai userò (pensate una maglietta così...)!
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