Ci siamo quasi: mancano solo 17 giorni alla vigilia più attesa dell'anno. Il Natale è alle porte e, nonostante tutto quello che accade nel mondo, è ancora la festa più sentita. Riesce ad unire almeno per un giorno tutti gli uomini che popolano questa strana e martoriata Terra.
Le tradizioni per festeggiarlo si sprecano, e non basterebbero 1000 pagine di blog per menzionarle tutte. Mi sono incuriosito e sono andato a cercare qualche stranezza legata alla festa.
In
POLONIA, la vigilia di Natale è chiamata Festa della Stella, e la tradizione vuole che, sino a quando non compare in cielo la prima stella, non si debba iniziare la cena;
in
FINLANDIA, oltre al classico albero di Natale, viene preparato all'esterno delle case un secondo alberello per... gli uccellini. Si tratta, infatti, di un covone di grano legato ad un palo e addobbato con semi appetitosi;
in GERMANIA, soprattutto nel sud, la gente sparge dei grano sul tetto delle case affinché anche gli uccellini possano far festa il giorno di Natale;
in
FRANCIA, nella notte di Natale, Gesù Bambino passa nelle case a distribuire i regali che riporrà nelle scarpe dei bambini disposte, per l'occasione, con tanta cura e trepidazione dai bambini stessi. Inoltre, durante la sua visita appenderà dolci e frutta all'albero di Natale;
in
INGHILTERRA, fu sant'Agostino da Canterbury a introdurre la tradizione natalizia allorché, con i suoi monaci, fu inviato da papa Gregorio Magno a svolgervi la propria missione apostolica, verso la fine dei Vi secolo.In ogni casa l'albero di Natale occupa il posto d'onore. Persino l'austera città londinese si riempie delle festose luci di multicolori lampadine che addobbano un gigantesco albero allestito per la strada. Mentre sarà Father Christmas (Babbo Natale), passando per il camino con il sacco dei doni, a portare ai bambini inglesi i regali che riporrà nelle calze ordinatamente;
in
MESSICO, i giorni che precedono il Natale sono caratterizzati da una simpatica e popolare tradizione (risalente probabilmente alla metà dei XVI secolo), las posadas, che ripropone l'episodio dell'arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria e della loro ricerca di un luogo dove alloggiare.«Dar posada» vuol dire ospitare un viandante e, nella tradizione natalizia, la posada è l'abitazione stessa che accoglie i protagonisti della natività . In quest'occasione un corteo segue Giuseppe e Maria (rappresentati da due bambini vestiti appropriatamente oppure delle statue portate dai bambini) che vanno a chiedere «posada», cioè ospitalità , in una casa. Prima di arrivare alla casa dove verranno accolti, si fermano a chiedere il permesso per alloggiare presso altre abitazioni con esito, però, negativo. Poi la processione riprende al suono degli strumenti musicali, intervallato da preghiere e canti di litanie.Finché, dinanzi alla porta della casa prescelta, al gruppo nella strada che domanda «posada» con un canto, risponde dall'interno dell'abitazione un secondo coro. Quindi viene aperta la porta per accogliere gli ospiti con Giuseppe e Maria.Dopo aver pregato tutti insieme, la famiglia ospitante offre dolci e bevande. Si termina con il gioco della pinata, una pentola di terracotta (pignatta) appesa ad una corda che un bambino bendato dovrà rompere colpendola con un bastone. Le pignatte sono piene di frutta, dolci e giocattoli;
in SPAGNA, a Barcellona, e' costume che il 28 dicembre los Reyes, cioe' i re magi, fanno un arrivo alla grande con quella che si chiama la cavalcata de los reyes, e ce ne sono varie in tutte le citta' spagnole. in Barcellona stessa ce ne sono diverse anche se la maggiore li fa partire dal mare per finire poi al Parco della ciuttadella. In quel giorno sfilano quindi carri bellissimi con i re magi sopra che distribuiscono caramelle tirandole giu' dal carro; tutti li aspettano a corteo e li seguono raccogliendo dietro il loro passaggio caramelle di ogni tipo;
in SVEZIA durante il periodo natalizio le case vengono addobbate con decorazioni fatte con la paglia, con dei fiori soprattutto rossi, ma anche rosa, bianchi oppure blu chiaro, e con dolcetti speziati che poi vengono appesi. I bambini usano il calendario dell' avvento per contare i giorni fino a Natale e ogni giorno aprono una finestrella. L' albero si addobba il giorno prima di Natale. La sera si mangia una minestra di riso, delle polpettine e salcicce. Dopo la cena solitamente ci si riunisce intorno all' albero per cantare. Solo a questo punto arriva Babbo Natale. Durante il periodo natalizio in Svezia c'e' un' altra bella festa che e' molto sentita: Santa Lucia. Questa festa si celebra il 13 dicembre quando c'e' il solstizio d' inverno. Di solito in una famiglia e' la figlia maggiore che si veste come Santa Lucia, cioe' con una tunica bianca, una cintura rossa e in testa una corona con delle candele accese e porta un vassoio con dei dolci e li offre a tutta la famiglia.
Queste sono alcune tradizioni prese in giro per l'emisfero. Chi ne conoscesse altre, anche tipiche regionali italiane, può postarle e farle conoscere agli altri. Grazie e auguri, Gancjo.
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