Colgo l'occasione per salutare quei pochi (almeno per ora, spero!) che hanno visitato il blog. Li saluto per rispetto a chi ha voglia di leggere quello che ogni tanto mi viene la malattia di buttare giù. Un blog è una sorta di diario in cui una persona racconta cose sue, i suoi interessi; cerca in questo modo di coinvolgere altre persone con simili attitudini. Ma non si può certo definire un diario nel modo convenzionale. Un tempo il caro libro rilegato in cartone, sul quale, a lume di candela o alla fioca luce di una lampada si vergavano i propri segreti, era una sorta di amico con il quale sfogare le proprie gioie o amarezze. Ma il tutto finiva li, chiuso tra le pagine, il più delle volte nascosto tra la rete e il materasso. Poi il tempo ha portato nuove tecnologie. Sino a qualche anno fa parecchi avevano l'abitudine di raccontare le proprie giornate ad un registratore a cassette, una sorta di audiolibro. Ma ecco che improvvisamente nacque internet, la globalizzazione, la possibilità di condividere. Lo sharing del pensiero, molto più pratico e veloce. Email al posto di cartoline, forum al posto di un bell'incontro al proprio club, blog per mettere in piazza le proprie follie (e manie di protagon ismo, vah!).
Insomma, ora che chiunque ha la possibilità di crearsi un proprio spazio di popolarità , perchè non approfittarne?
0 Commenti