In natura non esistono due fiocchi di neve uguali. E' un modo di dire, ma anche una realtà . Per dare una spiegazione scientifica a questo detto, i ricercatori Janko Graver dell’Università della California Uc Davis e da David Griffeath dell’Università di Wisconsin Madison si sono messi insieme ed hanno creato un sofisticato software in grado di generare tutte le strutture possibili del fiocco.
La ricerca ha stuzzicato gli studiosi sin dal 1611, da quando Keplero sentenziò che la neve avesse una struttura cristallina.
Secondo gli studi più recenti, la neve, pur presentando la classica forma "ad ago", ed essendo simile a prima vista, differisce un fiocco dall'altro in infinitesime punti. La diversità è dovuta a molti fattori, quali la temperatura, la densità o durezza dell'acqua e l'umidità .
La formazione del fiocco nasce da un nucleo centrale, il quale più delle volte è un granello di polvere, al quale si avvolge una miscela semiliquida di molecole d'acqua, che sfruttano le concavità della struttura creata per svilupparsi.
La classica forma presente sugli alberi di Natale a "sei punte" esiste ma è relativamente rara, così come altre forme, quali ad esempio quella a farfalla, denominata "butterflake".
Uno studio interessante, quindi, ma che a parer mio svlilisce un po' l'idea del caro fiocco di neve (della serie: ma che servono 'sti studi!).
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