Uscite al cinema: Jumper e Prospettive di un delitto

Due grandi titoli vanno a riempire le sale di tutta Italia. Il primo è Jumper ricco di effetti speciali, che narra la storia di individui che nel corso dell'umanità avevano il potere di teletrasportarsi (Jump). Loro hanno utilizzato queste capacità per interesse personale, per sfuggire ai loro nemici e per cambiare il corso della storia. Questa abilità è un’anomalia genetica che esiste da secoli e chi possiede questo dono ha una libertà che la maggior parte delle persone non può comprendere. Infatti, loro possono trasportarsi in qualsiasi parte del mondo in ogni momento e per qualsiasi ragione. L’esperienza e le emozioni giocano un ruolo fondamentale sugli effetti provocati dal Salto e, a seconda dello stato mentale dei Jumper in quel momento, possono provocare danni significativi. I Jumper saltano per la prima volta a cinque anni. Col tempo, mentre affinano le loro doti, il Salto diventa più fluido. Tuttavia, anche il Jumper più abile può provocare danni ambientali quando, nel corso di un Salto, si trova in uno stato di pericolo, di rabbia o è sovreccitato.



Il secondo è un thriller ad alta tensione, dal titolo Prospettive di un delitto. All'origine del film ci sono due elementi, sulla carta, suggestivi. Il primo, non nuovo ma sempre efficace, è l'attentato alla vita del presidente americano. Che è a Salamanca per un summit mondiale sull'antiterrorismo quando, nella Plaza Mayor gremita di folla, esplodono colpi di fucile: il presidente si accascia. Entra qui la seconda idea: la sceneggiatura di Barry L. Lewy seleziona otto punti di vista sull'evento (un agente dei servizi segreti, un turista con telecamera, uno spagnolo implicato nell'attentato, una mamma con bambina ecc.) e - previo rewind della pellicola - ce lo ripropone altrettante volte, nell'ottica (parziale e frammentaria) di ciascun personaggio.


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