Vietato sparlare dei colleghi via e-mail


Nelle e-mail e' meglio non sparlare dei colleghi. Si rischia un processo per ingiuria su querela della persona offesa. Lo dice la Cassazione. Con questa decisione la Suprema Corte ha accolto il ricorso di Amelia G., impiegata presso una ditta veneta di Bassano del Grappa. Alla donna era arrivata 'indirettamente' la e-mail che il collega Gino F. aveva mandato agli altri dipendenti in cui criticava l''abuso dei congedi parentali della donna', che sentendosi offesa l'aveva querelato.
Mi chiedo in questi casi dove stia di casa la furbizia. Se uno vuole far sapere ad un collega un particolare piccante del suo compagno d'ufficio, primo deve sapere usare la posta elettronica, secondo deve essere almeno sicuro che il malcapitato preso di mira sia odiato da tutti.
Nel primo caso l'uso delle mail in un ufficio, dove sicuramente tutti i terminali sono collegati in rete implica il fatto di inviare il messaggio ai singoli colleghi, separando gli indirizzi con un ";".
Nel secondo caso anche se il messaggio non arriva direttamente al malcapitato, chi non lo odia lo metterà sicuramente al corrente "a voce".
Quindi, nell'era di internet, se proprio volete sparare a zero su qualcuno, fatelo a voce, almeno non rimarranno tracce scritte e potrete sempre negare!
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