Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm


In uscita il 23 maggio 2008 in tutti i migliori cinema d'Italia, l'ultima commedia demenziale, ma non per questo godibile, con protagonista l'estroso Jack Black.
Jerry e Mike sono amici dall'infanzia. Jerry è il meccanico della zona. Vive in un camper e teme le radiazioni che provengono, secondo lui, dalla centrale elettrica vicina. Mike lavora in un negozio che noleggia videocassette di proprietà del signor Fletcher, un appassionato fan di Fats Waller. Il giorno in cui Fletcher decide di partire per un viaggio affida il negozio a Mike invitandolo a tenere Jerry, decisamente esuberante, alla larga. Mike comprende in ritardo l'avvertimento e intanto Mike ha fatto il danno: avendo tentato di entrare nella centrale ha finito con l'essere così caricato di energia da smagnetizzare tutte le videocassette. Che fare? Una soluzione c'è. I due girano amatorialmente versioni short dei blockbuster del cinema. I film, una volta noleggiati, piacciono e la richiesta si fa sempre più pressante. Ma c'è un altro problema che incombe: una società immobiliare vuole abbattere l'edificio.
Michel Gondry ha il pregio indiscutibile dell'originalità. Ogni suo film si avvale di una vena surreale che non può non essere tenuta in considerazione quando lo si vede e si riflette sull'esito complessivo. Così anche questa sua opera che pigia sul pedale del demenziale finisce col farsi valutare positivamente utilizzando quel parametro.
Il problema sta però nel dubbio che Be Kind Rewind in chi di cinema ne ha visto, forse, troppo: Gondry crede davvero in quello che fa? Certamente lui afferma di sì ma il finale (che non vi riveliamo ovviamente) del film fa pensare a un furbo accorgimento che voglia far dimenticare quanto visto in precedenza. Perchè l'indignazione per la scomparsa dei piccoli videonoleggi in favore delle grandi catene è sacrosanta così come la rappresentazione del desiderio, da parte del pubblico, di 'rifare proprio' (ammesso che lo sia mai stato) il cinema diviene un'utopia positiva.
Ma come avviene il processo nel film? Attraverso video girati alla Ed Wood o, se si vuole, alla Slock di John Landis. Ma, appunto, questi ed altri esperimenti si sono già avuti nel passato e inneggiare ad essi (pur giocando sulla comicità) finisce con il destare il sospetto di un'operazione di retroguardia. Forse però è lo stesso Gondry che, con un'operazione acrobatica di quelle che gli sono care (è o non è il regista di Se mi lasci ti cancello ?), inserisce l'antidoto al finale alla Frank Capra. I primi ad apprezzare veramente i prodotti del duo Hery e Mike sono dei ragazzotti dal Q.I. dipinto negli atteggiamenti se non in volto. In questo caso la lettura diventa duplice e allora un applauso (e una visione) è più che meritato.
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