P.S. I Love You - Non è mai troppo tardi per dirlo


In uscita nelle sale cinematografiche il 01 febbraio 2008, ecco un ennesimo film strappalacrime. Curiosando tra le recensioni, salta subito all'occhio che il film, pur essendo un prodotto ben confezionato, punta su argomenti ormai sfruttati sin troppo dagli sceneggiatori.

Se tu sapessi che la tua vita sta per finire, saresti disposto ad aiutare il coniuge ad affrontare quello che potrebbe passare? In P.S. I Love You, Gerry Kennedy (Gerard Butler) sa che sta per morire ed idea un piano per aiutare la moglie Holly (Swank) ad accettare la sua dipartita e trovare un senso per continuare senza di lui. Holly e Gerry si trovano in un periodo della vita, forse tra i più belli, quando si è ancora giovani ed i progetti per il futuro si sprecano. Pensano solo a divertirsi, fare sesso e pianificare un bambino per il prossimo futuro. Gerry è più incline alla vita boccaccesca, mentre Holly ha grandi aspirazioni per il lavoro, cercando di fare il meglio per avere successo. E da qui si assiste a scontri verbali, che immancabilmente finiscono con baci e abbracci a letto. Nonostante tutto, nonostante la loro diversità, il matrimonio fila che è una meraviglia, sino a quando Gerry scopre di essere malato. Sino a qui, a parer mio, è una classica commedia americana, anche piuttosto scontata, ma andiamo avanti.
La malattia ha il sopravvento e Gerry muore. Holly si chiude in casa, e nulla sembra avere più senso per lei, nemmeno il lavoro che tanto amava. Ma ecco che qui inizia veramente il film, con il classico colpo di scena.
Gerry, poco prima di andarsene per sempre, le aveva promesso che non l'avrebbe abbandonata. Un giorno Holly riceve una lettera proprio da lui. Gliene ha scritte dieci, le verranno recapitate una volta al mese e contengono una lista di cose che lei deve sforzarsi di fare e che hanno lo scopo di ridarle la voglia di vivere. Quei fogli sono per Holly delle lievi carezze, stimoli per tornare alla normalità. Avvertendo nuovamente la presenza del marito al suo fianco e con l'aiuto della famiglia e degli amici, Holly si ritrova, quasi senza accorgersene, a vivere di nuovo la sua vita.

Il film è tratto dal libro di Ahern Cecelia, pubblicato in Italia da Sonzogno nel 2004.
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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Dal riassunto che hai fatto del film credo che sicuramente andrò a vederlo anche se mi occorrerà una scorta non indifferente di fazzoletti.
Ma l'amore è sempre l'amore...
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