Oggi che diamo tutto per scontato, quello che un tempo era “cosa canonica”, come ad esempio scrivere lettere ad amici oppure usare la cabina telefonica per sentire la fidanzata (facendo attese interminabili con il tipo che all’interno lo faceva apposta a perdere tempo…), lo risolviamo tutto con internet e la tecnologia.
E’ la cosiddetta globalizzazione che tanto ci ha avvicinato, ma che pure ci ha resi più solitari (e frenetici…). E-mail in tempo reale, contatti con persone sparse per il mondo tramite Facebook, instant messaging per “agevolare” l’artrosi alle dita della mano, giochi online, chat room e chi più ne ha più ne metta.
Ma facciamo finta di tornare per un attimo in una scena di un film degli anni ‘50, quando la cosa più tecnologica era la radio a valvole e della TV si vedevano solo i primi prototipi nelle case dei “riccastri”…
Chi aveva bisogno di informazioni prendeva in mano la cornetta del telefono e chiedeva a chi ne sapeva più di lui, altrimenti sfogliava quei tomi “antidiluviani” chiamati enciclopedie, dove il più delle volte le informazioni non si trovavano.
Certo, sarebbe stato bello avere Google, e c’è chi ha pensato di prenderlo in giro. Una bella busta da affrancare (come in figura), con in mezzo la casella di ricerca ed il tipo di file. Ed i tempi? Ma c’era scritto sulla busta: “attendere almeno 30 giorni per la risposta”!…
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